LUCA AQUINO / GIOVANNI GUIDI
Amore Bello

album cover: Amore Bello

15.05.21

Musica Jazz

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  • Luca Aquino
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album cover: Amore Bello

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Amore bello è un disco davvero molto semplice. È un disco di canzoni come Amore bello, Over the rainbow e What a wonderful world. Canzoni famose, che tutti conoscono e che io al pianoforte e Luca alla tromba suoniamo nella maniera più semplice possibile, quasi non riuscendo mai a discostarci dai temi, dalle parole dei brani.

Amore bello è un disco d’amore: per innamorati, per chi si vuole innamorare, per chi soffre d’amore, per chi è triste di un amore finito. Parla quindi del senso della vita, di quel trovarsi, lasciarsi, attraversarsi e sentirsi uno di fronte all’altro, mentre il piano rincorre le note della tromba e la tromba si siede su accordo di pianoforte.

Suonare con Luca, una delle persone più pure e sincere che ci sono nel nostro ambiente, è per me una grande gratificazione e uno dei motivi per cui continuo ad amare questo lavoro. Il musicista jazz che, senza se e senza ma, a volte si concede di suonare delle bellissime canzoni pop.


Tracklist

  1. 1 Over The Rainbow
    ( Harold Arlen, E.Y. Harburg )
  2. 2 Amore bello
    ( Antonio Coggio, Claudio Baglioni )
  3. 3 Un giorno dopo l’altro
    ( Luigi Tenco )
  4. 4 Scà
    ( Luca Aquino/ Giovanni Guidi )
  5. 5 What a wonderful world
    ( George Douglas/George David Weiss )
  6. 6 Dedalo
    ( Luca Aquino/Giovanni Guidi )
  7. 7 Buh!
    ( Luca Aquino/Giovanni Guidi )
  8. 8 I fall in love too easily
    ( Jule Styne,Sammy Cahn) )
  9. 9 Beh?
    ( Luca Aquino/Giovanni Guidi )
  • Pozzuoli Jazz Festival 2020 - Luca Aquino e Giovanni Guidi DUO (Anfiteatro Flavio, 25/07/20)


C’è da dire che il Baglioni cameristico in versione jazz suona particolarmente bene.
Luca Aquino: Lo abbiamo provato presso la Casa del Jazz e ci è piaciuta la resa. Non è stato facile eseguirlo perché, in generale, è complicato suonare dei brani che appartengono alla canzone italiana. Perché sono melodie così belle, così ascoltate e, direi, cristallizzate nella memoria di tutti noi italiani, che è difficile farle proprie. Penso che sia importante non scalfire troppo la linea melodica e provarle a suonarle, anche strumentalmente, come se si fosse un cantante e, poi, dare ampio spazio un’'improvvisazione che sia armonica o radicale. Per quanto mi riguarda, è molto più complicato elaborare le melodie italiane rispetto agli standard del songbook americano.
Giovanni Guidi: A me personalmente piace molto improvvisare anche quando, come in questo caso, la musica ha una forte impronta melodica.

A conti fatti, il risultato ottenuto è quello a cui puntavate?
Luca Aquino: Decisamente. Sono molto contento di questo disco, perché volevo un album jazz che rispecchiasse anche il momento attuale. È stato molto bello anche suonare all’impronta, senza editing o altro.
Giovanni Guidi: Credo che l’abbiamo raggiunto e anche superato. Anche se, in realtà, pensandoci bene, se tu non mi avessi fatto questa domanda, non avrei mai pensato di avere un risultato da raggiungere per questo disco, come in generale per la gran parte delle cose che faccio.

(Da intervista a Musica Jazz)

 


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